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saliscale Adelman .it
E' curioso come scienza e quotidianità siano a volte così intimamente connesse , la storiella seguente che narra di fatti realmente accaduti si può considerare un metodo scientifico .
Nel paese a noi confinante ma da cui ci separa la profonda valle del torrente Belbo fu stabilita all' epoca una valutazione scientificamente corretta di quale fosse il materiale più duro .
La scoperta sperimentale avvenne nel vecchio locale osteria Saglietti situata sulla strada principale in uno di quegli interminabili inverni che caratterizzavano a metà dell' altro secolo il clima di questi luoghi definito come, sei mesi freddi e altri sei mesi d' inverno ogni anno .
Di fatto per l' anziano Ettore l' osteria era la sua prima casa in quei periodi , non avendo nessuno con cui far passare il tempo , qui tra qualche avventore di passaggio qualche paesano o il padrone del locale poteva passare le sue giornate giocando a carte o discorrendo .
La figura di Ettore era così abituale ormai nella saletta di ingresso allestita con la necessaria attrezzatura da bar che era più il tempo che ci passava lui che non il Saglietti ,
difatti in mancanza dell' oste a volte di sua iniziativa passava dall' altra parte del bancone e serviva tranquillamente qualche cliente di passaggio .
Fin qui le cose potevano anche andare bene ma non sempre gli umori sono quelli della tranquilla sopportazione , non sempre al Saglietti era gradito che l' amico Ettore prendesse il suo posto ...finchè si scherza va bene ma poi .
I rimproveri da parte del Saglietti erano piuttosto frequenti ma ormai per Ettore suonavano un po' come il solito borbottio di sottofondo cui non si fa più caso fino a quella volta che arrabbiatissimo di aver trovato l' amico al bancone che serviva di un liquore se stesso gli scappò :
" tu Ettore hai una testa che va bene a spaccare le pietre "
dopo un breve attimo di sorpresa senza squotersi per nulla Ettore contraccambiò all' amico
" si ma la tua va ancora bene a spaccare la mia "
Concludendo , il metodo adottato allora dai due paesani è proprio lo stesso utilizzato nella scienza dei materiali per stabilirne il rapporto della durezza !
Questa la raccontava mio padre perchè capitata proprio nella borgata vicina del suo paese .
Eravamo negli anni 30 , in quei posti allora quello che non mancava di certo era la popolazione e specialmente i giovani .
Probabilmente le nostre zone non hanno mai avuto tanti abitanti da che mondo è mondo come in quei tempi .
Si proliferava e chi poteva costruiva anche , si strappava a forza di braccia la terra coltivabile alle rive e si costruivano sempre a forza di braccia sopprattutto stalle fienili e porticati che oltre a soddisfare la necessità costituivano capitale e vanto dei loro proprietari .
Giuanin era allora un giovinotto non ancora maggiorenne ma di quelli che la natura elargisce il dono della distinzione e con una spiccata indole a farsi valere , di fatto il contrario di suo padre che era pacato e remissivo .
La nuova stalla con sopra il fienile che stavano completando mattone dopo mattone figurava sicuramente straordinaria per fattura e dimensione in lunghezza , tutta diritta e lunga una dozzina di metri si stava arrivando al colmo e bisognava andare a prendere le travi di alberi tagliati un anno prima e ancora laggiù vicino al ritano .
Le travi erano almeno una trentina ed erano state ricavate dalle loro piante migliori , ora si trattava di tagliarle a misura sul posto per evitare l' inutile fatica di tirare su del peso morto .
Di questo compito responsabile si autoincaricò con baldanza e sicurezza il Giuanin che scese con un manovale nella riva per tagliare a misura i piantoni , arrivati dunque sul posto Giuanin misurò con sicurezza la lunghezza di ogni trave utilizzando come unità di misura l' unica che si era ricordato di portare da casa ... il proprio passo ...
Eppoi sarà pur sempre vero che chi ha poca memoria ha buone gambe , nonostante qualche dubbio da parte del manovale Giuanin era più che sicuro di cosa stava facendo tanto che procedettero a tagliare con quel metodo tutte le future travi .
Con i buoi il tempo e la fatica i legni furono portati su al cantiere e si trattava solo più di sistemarli ma ... presentane uno e presentane un altro ... erano tutti corti .
Sembra che solo allora il padre di Giuanin osò dire quello che pensava in quel momento di suo figlio e lo disse davanti ai presenti , non cambiò il suo stile flemmatico e pacato ma si capì molto bene la frase
" sei proprio un asino "
Cosa c' entra la NASA con questa storia ?
Io direi che c' entra perchè qui si parla di un errore fatale dovuto al sistema di misura adottato , per cui Giuanin sprecò un bel po' del suo e fu proclamato un asino mentre la famosa agenzia spaziale americana anni fa confondendo i dati di misura da metrici ad imperiali schiantò una costosissima missione su Marte pagata con i soldi dei contribuenti .
Non sappiamo però se in America qualche scienziato spaziale si porti addosso il ben meritato appellativo di asino ma così va il mondo .
Pensando ai quelli che possono definirsi maestri della loro epoca mi chiedo cosa sarebbero mai stati capaci di fare se avessero avuto a disposizione l' Internet .
Per esempio Nelu di Monforte noto in tutta la Langa e anche un po' più in là come trafficante di fisarmoniche su cui faceva apporre in madreperla il suo lungo cognome .
Ma Nelu non vendeva solo fisarmoniche , nel suo negozietto sulla viuzza ripidissima che sale in paese vendeva ferramenta , elettrodomestici , radio tv curandone anche l' assistenza portando gli apparecchi guasti a Torino dai riparatori specialisti con la sua vistosa Mercedes .
Per le fisarmoniche invece andava direttamente dai fabbricanti di Stradella , quindi quella grossa auto di lusso oltre che servire all' impatto visivo ed emotivo sulla gente si guadagnava da vivere lavorando chilometro dopo chilometro .
Nelu stesso era una figura di tutto rispetto molto alto e robusto compagnone e scherzoso .
Ora ci vuole poco a capire che tutte queste cose hanno costituito all' epoca un mix di marketing vincente , inoltre con l' aiuto della sorte il Nelu fu sulla piazza fin quasi a novant' anni età in cui ci lasciò .
Quando si dice piazza dalle mie parti si intende specialmente quella piazza e quel giorno fisso della settimana di tutte le settimane e di tutto l' anno , quella del martedì a Dogliani , quella dove si fa il mercato .
Il paese di Nello poi è a pochi chilometri da Dogliani per cui ...
Quel martedì mattina il gruppetto di contadini vedendolo arrivare nella calca del mercato si fingono meravigliati e un po' preoccupati di incontrarlo a piedi , senza la sua grossa Mercedes .
Al più sveglio di loro viene pronta la battuta e gli fa " oh Nelu sei senza macchina oggi ?" no gli risponde Il Nelu , " e dove l' hai lasciata ? "
Il Nelu li guarda dalla sua considerevole statura e con un sorrisone da re della piazza risponde
" l' ho lasciata per terra"
Anche questa è una storia vera e incredibile successa qualche anno fa nel paesino delle Langhe da cui provengono tutti i miei natali .
Una prerogativa rilevante della sua gente è l' operosità implacabile per i lavori agricoli , il produrre sempre qualcosa con le proprie forze e i propri mezzi in qualunque stagione .
Così per Natalino contadino ultraottantenne quel giorno si trattava di segare la legna necessaria per l' inverno ormai alle porte .
Egli con lungimiranza aveva portato la lama circolare ad affilare gia mesi prima ed ora non restava che rimontarla sul cavalletto e piazzare il trattore con la presa di forza e il giunto cardanico .
Fatto per bene tutte queste operazioni Natalino avvia il trattore , prende il primo pezzo di legna da tagliare lo accosta alla circolare e con sorpresa vede che questa non taglia ...
visto questo ferma tutto e inizia dal controllo delle cinghie della segatrice ... riavvia e riprova a segare ma niente da fare , la lama non avanza nel legno .
Riferma tutto ed appurato che le trasmissioni sono a posto e il disco è affilato gli balena in mente che il problema è dovuto al senso di rotazione , si sa infatti come gli antichi trattori potessero avviarsi e funzionare indifferentemente in entrambe le direzioni , qui però essendo il suo trattore gia dotato di avviamento elettrico l' indagine richiedeva la persona di un meccanico .
Sicurissimo del fatto suo Natalino va a chiamare l' amico meccanico affinchè intervenga e risolva questo strano problema dell' inversione del moto e questi è li dopo pochi minuti nel cortile della cascina .
Anche il meccanico sa che Talino non è un tipo da frottole ed il suo occhio pratico ed esperto vede subito che il tutto è ben piazzato con ordine , il trattore è vecchio ma ben tenuto , la sega è ben collegata , il cardano è in ordine , il disco e lucente e affilato e ...
trattenendo a stento una risata guarda in faccia l' amico e gli chiede ;
" l' hai montato tu il disco ? "
" si perchè ? "
" sai perchè non taglia ? "
" perchè l' hai montato alla rovescia "